Trofei di Mario
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tipologia:
Castellum aquae -
quota:
52m -
anno:
226 -
epoca:
Imperiale
Trofei di Mario
Nell'angolo nord del giardino di piazza Vittorio Emanuele II si trova la monumentale struttura laterizia denominata fin dal Medioevo "Trofei di Mario", a causa dei due trofei marmorei, erroneamente attribuiti a Caio Mario, che si trovavano sotto gli archi laterali fino al 1590, quando furono trasportati sulla balaustra del Campidoglio dove tuttora si trovano.
L'edificio, datato con precisione al 226 d.C. da una moneta dell'Imperatore Alessandro Severo che lo rappresenta, è in realtà una fontana monumentale (Ninfeo) e allo stesso tempo un castello di distribuzione dell'acqua, costruito appunto da Alessandro Severo al termine di una diramazione del suo acquedotto che, a causa dell'altezza dello speco d'entrata, si può identificare solo con l'acqua Claudia, o Giulia o Anio Novus.
La letteratura lo denomina come "Ninfeo di Alessandro" ("Nymphaeum divi Alexandri"). La costruzione, che occupa la parte più alta dell'Esquilino, deve la sua forma trapezoidale alla posizione sulla confluenza delle vie Labicana e Tiburtina, ed è articolata su tre piani, con vari ambienti e canalizzazioni.
Al terzo piano è una facciata a nicchia centrale fiancheggiata da due archi aperti; una vasca raccoglieva l'acqua che scendeva dall'alto, e la convogliava ai piani inferiori, da dove veniva distribuita alle zone più basse della città.
Bibliografia
Sovrintendenza Capitolina ai beni culturali - www.sovraintendenzaroma.itGiovanna Tedeschi Grisanti, "I Trofei di Mario: il Ninfeo dell'acqua Giulia sull'Esquilino", Roma, Istituto di Studi Romani, 1977 -